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Teologo e studioso dei rapporti tra cultura pop e fede, l'autore racconta in queste pagine la meravigliosa storia del proficuo connubio tra cinema e Bibbia che ha fornito all'industria cinematografica una chiave narrativa universale con cui parlare a milioni di spettatori. "«Sia la luce. E la luce fu». Accade nella Creazione e accade nelle sale cinematografiche quando un fascio di luce attraversa il buio per portare sullo schermo una storia: simbolica coincidenza che induce a riflettere sul lungo e proficuo rapporto tra Bibbia e cinema. Non solo il cinema ha preso a piene mani dal testo biblico storie popolari da raccontare, ma è intervenuto direttamente sull'immaginario degli spettatori, mostrando, per la prima volta in migliaia di anni, il Mar Rosso dividersi e Gesù - il personaggio storico più rappresentato - camminare sulle acque. Ma oltre a essere fonte inesauribile di soggetti, la Bibbia ha dato al cinema archetipi, schemi, trame per altre storie, come nel Western, sostanziale riscrittura della conquista della Terra promessa. Fino a che registi come Dreyer, Bergman, Pasolini, Tarkovskij o Tarantino vi hanno tratto ispirazione per parlare di conversione, redenzione, grazia, speranza." (Peter Ciaccio)